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Weissmatten e piccoli comprensori fondamentali per lo sviluppo socio-economico di tutta la Valle d’Aosta

In IV commissione approvata all’unanimità la relazione per salvare Weissmatten

La quarta Commissione « Sviluppo economico » nella mattinata di giovedì 7 gennaio ha concluso l’esame della petizione popolare per il mantenimento e l’incremento nel tempo dell’offerta turistica costituita dall’impianto sciistico del Weissmatten di Gressoney-Saint-Jean. L’iniziativa, depositata il 30 giugno 2020 e sottoscritta da 5.554 cittadini, è stata dichiarata ricevibile dall’Ufficio di Presidenza nella sua riunione del 29 ottobre e quindi assegnata alla quarta Commissione per l’istruttoria. In seguito a una serie di audizioni degli attori principali è stata presentata una relazione conclusiva che oltre a richiedere di salvare la stazione Weissmatten invita Giunta e Consiglio Regionale a lavorare a una legge per tutelare tutti i piccoli comprensori sciistici valdostani

Ne parliamo con il Presidente Giulio Grosjacques e il Vicepresidente Roberto Rosaire della IV Commissione.

Giulio Grosjacques cosa chiedeva la petizione?

La petizione nasce da un gruppo di residenti e fruitori dell’impianto sciistico, chiede di evitare lo smantellamento della seggiovia biposto e quindi di evitare la chiusura del comprensorio sciistico. Un’ opzione che si era palesata a causa dei ripetuti risultati negativi del comprensorio Weissmatten e che hanno messo in discussione la revisione straordinaria venticinquennale della seggiovia. Un’azione, secondo il comitato promotore, indispensabile e propedeutica a qualsiasi scelta futura di implementazione e/o diversificazione delle attività della stazione. Come sindaco uscente di un Comune di Montagna nel cui territorio è presente un piccolo comprensorio sciistico conosco bene la situazione di Weissmatten e la sua importanza nel territorio di Gressoney. Weissmatten non è solo un pezzo di storia dei gressonari ma svolge, ad oggi, un’importante funzione economico-sociale: la sua eventuale chiusura potrebbe creare ricadute economiche negative su molte attività locali come ristoranti, negozi, maestri di sci, strutture ricettive. 

Come si sono svolti i lavori della commissione in questi mesi?

Il primo passo è stato deliberare una serie di audizioni al fine di fare un’analisi realistica della situazione in atto per arrivare  a possibili soluzioni da mettere in campo. Il lavoro svolto in questi mesi è sempre stato condiviso da tutti i componenti della commissione, l’obbiettivo di salvare Weissmatten era molto sentito e questo ha permesso un confronto costruttivo che è andato oltre a qualsiasi appartenenza politica. Sono molto soddisfatto di questi mesi di lavoro perché siamo riusciti ad approvare all’unanimità una relazione che contiene risposte concrete per la Weissmatten ma anche una visione strategica per un futuro di tutti i piccoli comprensori.

Quali gli attori auditi?

Abbiamo iniziato audendo una delegazione dei firmatari della petizione composta da albergatori, commercianti e maestri di sci. In seguito abbiamo ascoltato le istanze e le proposte del sindaco e della Giunta Comunale, del Consorzio turistico di Gressoney, il Presidente e l’Amministratore delegato della Società Monterosa e in conclusione l’Assessore regionale allo sviluppo economico, formazione e lavoro insieme al dirigente della struttura impianti funiviari.

In sintesi, quali sono le soluzioni emerse per salvare Weissmatten?

Nella relazione invitiamo il Governo e il Consiglio Regionale a finanziare, attraverso la legge regionale 8/2004 -Interventi regionali per lo sviluppo di impianti funiviari e di connesse strutture di servizio, la revisione venticinquennale della seggiovia e a costruire un tavolo di lavoro con tutti i soggetti interessati: Finaosta, Comune di Gressoney-Saint-Jean e Monterosa S.P.A. al fine di sottoscrivere un accordo di programma contenente un piano di sviluppo di tutto il comprensorio. Un piano che deve produrre strategie al passo con i tempi che stiamo vivendo e che quindi non sia legato esclusivamente alla pratica dello sci.

Roberto Rosaire, nella relazione che avete approvato oltre a confermare la volontà di salvare Weissmatten proponete anche di lavorare ad una legge per tutelare tutti i piccoli comprensori sciistici valdostani. Perché?

Considerato quanto emerso dalle varie audizioni, analizzando la documentazione fornita dai diversi soggetti auditi abbiamo preso atto che il problema della Weissmatten è comune a tutti i piccoli comprensori sciistici della nostra Regione. Una conclusione che è confermata anche nel documento di economia e finanza regionale 2021 in cui si esplicita la necessità di mantenere in vita le piccole stazioni investendo nell’implementazione di attività non necessariamente legate allo sci. Questa proposta di legge regionale, anche attraverso il sostegno finanziario pubblico, potrà garantire una riorganizzazione complessiva di tutti i piccoli comprensori sciistici presenti sul territorio regionale. Fondamentale sarà coinvolgere le comunità locali e tutti i portatori di interesse sia pubblici che privati. 

Questa legge permetterà una visione più globale del sistema montagna Valle d’Aosta?

Sì. Nella società contemporanea è e sarà vincente ragionare come sistema e non come soggetto singolo. LaValle d’Aosta può essere paragonata al nostro corpo in cui ogni singolo organo lavora affinché tutto funzioni perfettamente. Se uno di questi incontra dei problemi ne risente tutto il nostro organismo e, di conseguenza, la nostra salute.

Il mantenimento di questi piccoli comprensori, con le suggestioni proposte nella relazione, permetterà non solo di vivere alle piccole stazioni di sci ma anche di sviluppare tutto il sistema economico che vi ruota intorno: dal commercio all’industria, dall’agricoltura al turismo, dalla ricettività all’artigianato e conseguentemente al lavoro per i tutti valdostani. 

Concludendo chiediamo ad entrambi gli eletti: la salvaguardia dei piccoli comprensori potrebbe essere un primo passo per rivedere il sistema turistico Valle d’Aosta?

Certamente sì! Ancora prima della pandemia la richiesta del mercato turistico stava cambiando verso un mercato più green che coinvolgesse diverse stagioni: trekking, bike, e-bike guardando all’interesse sempre più crescente del turismo enogastronomico.

I cambiamenti climatici in corso stanno rendendo le nostre stagioni invernali più brevi, obbligandoci ad investire anche nelle stazioni in alta quota e a ricercare attività complementari per quelle a quote medio basse. Queste tematiche, presenti nel programma elettorale dell’Union Valdôtaine, rispecchiano la nostra volontà e il nostro dovere di lavorare insieme a tutti gli attori del territorio per valorizzare le nostre peculiarità.

La relazione è stata iscritta all’ordine del giorno del Consiglio Valle convocato per mercoledì 13 e giovedì 14 gennaio. I lavori del Consiglio saranno trasmessi in diretta streaming, potete seguirli sul nostro Peuple Valdôtain.

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