Un milione di euro le risorse messe a disposizione dal disegno di legge
Approvato all’unanimità il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale il 10 marzo che contiene misure a sostegno dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, anche stagionali, che hanno cessato di beneficiare della nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego (Naspi).
In cosa consiste il disegno di legge
Il provvedimento riconosce un’indennità forfetaria a favore dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, compresi gli stagionali, che a causa del perdurare della pandemia da Covid-19, hanno perso il lavoro e hanno cessato di beneficiare della Naspi. L’importo è differenziato in base alla data della cessazione: è infatti prevista un’indennità di 1.500 euro se i giorni consecutivi di mancata percezione della Naspi sono superiori a sessanta, mentre è di 1.000 euro se sono pari o inferiori a sessanta. E’ previsto un beneficio di 1.000 euro ai lavoratori che, assunti tra il 1° febbraio e il 28 febbraio 2021, in vista del prospettato riavvio delle attività economiche, come quelle sciistiche, abbiano cessato il lavoro a seguito delle misure restrittive che hanno impattato su tali attività e che non percepiscono la Naspi.
« Non è certamente un provvedimento risolutivo« . L’intervento del relatore Giulio Grosjacques
«Non è certamente un provvedimento risolutivo – ha sottolineato il Presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques -, ma è sicuramente un aiuto per diverse centinaia di persone che sono state colpite in modo molto pesante dagli effetti di una pandemia che, nonostante tutte le misure messe in campo in questo ultimo anno e l’avvio di una massiccia campagna di vaccinazione, è ancora molto presente nella nostra piccola comunità. È una legge messa in campo in tempi molto brevi che si pone l’obiettivo di mettere a disposizione le risorse ai beneficiari in tempi altrettanto brevi affinché la risposta a queste famiglie, molte delle quali ormai in situazioni di grave disagio economico e sociale, possa contribuire almeno in parte a sostenere il peso della crisi.»
Questo disegno di legge va considerato soltanto come il primo di una serie di provvedimenti legislativi che dovranno essere approvati da quest’Aula in tempi altrettanto rapidi in favore dei settori della nostra economia che sono ormai allo stremo, con una particolare attenzione ai settori turistico-ricettivo, commerciale, della ristorazione, degli impianti a fune e a tutte le professioni ad esso collegate.
Il nostro impegno diventa ancora più stringente in considerazione delle misure poco efficaci previste dal decreto legge nazionale di sostegno alle imprese e all’economia, dove ad esempio mancano le misure di sostegno alla liquidità delle imprese, sulle quali invece il Consiglio regionale dovrà prestare grande attenzione. Dobbiamo creare le condizioni, attraverso le risorse che saranno rese disponibili dalla nostra legge di assestamento, per far ripartire in fretta e bene l’economia della nostra regione. Dovremo lavorare tutti insieme: politica, categorie imprenditoriali, organizzazioni sindacali, ognuno dovrà fare in modo serio e responsabile la propria parte per restituire alle nostre aziende e ai nostri cittadini quella serenità, sia dal punto di vista sanitario che economico, che manca ormai da troppo tempo.»