L’Assessore all’agricoltura Davide Sapinet, nella seduta consiliare del 24 marzo, ha ripercorso le tappe del progetto dell’Anaborava.
Rispondendo ad una interpellanza della Lega VdA ha sottolineato come l’“Amministrazione regionale, nelle figure del veterinario regionale e dei servizi della Asl, dei servizi zootecnici, era a conoscenza dell’iniziativa promossa da Anaborava e ne ha seguito tutti gli sviluppi successivi. Per l’introduzione dei capi bufalini sul territorio regionale -continua Sapinet –l’associazione aveva concordato con i servizi veterinari un apposito protocollo sanitario”. Sulla base di esso, “ dopo l’arrivo degli animali in una stalla di quarantena, adeguatamente predisposta e autorizzata, sita nel comune di Morgex, sono stati eseguiti accertamenti, che hanno evidenziato “alcune difformità”.
Sono così scattate le prove sanitarie, eseguite dall’Istituto zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, dalle quali è emersa la positività a IBR (rinotracheite infettiva) di due capi, tutti gli altri capi sono risultati negativi. La malattia da cui risultavano afflitti gli animali positivi era la variante bufalina, diversa da quella bovina (da cui la Valle è indenne da anni). “Si è prontamente proceduto ad applicare le disposizioni previste nel protocollo sanitario. I due capi positivi sono stati macellati fuori valle il 17 febbraio, così come un ulteriore bufalo risultato positivo ad un successivo approfondimento”.
Grazie all’applicazione della procedura, quindi, “non vi è stata pertanto nessuna conseguenza per l’indennità del territorio valdostano da IBR, né conseguenze per l’Anaborava e nessun altro allevamento valdostano è stato coinvolto”.
Sapinet, in chiusura, ha evidenziato « avere sul nostro territorio un’associazione come Anaborava, attiva e collaborativa con altri enti che operano a livello nazionale, sia estremamente positivo. Il loro lavoro porterà, in un periodo a medio lungo termine, risvolti positivi all’intero settore ».