Il Presidente della Regione Erik Lavevaz nella mattinata di oggi, mercoledì 19 gennaio, ha scritto al ministro della Salute Roberto Speranza, la richiesta è “inserire un minimo margine di tolleranza nei calcoli rispetto alla collocazione dei territori italiani nelle diverse fasce di rischio ». Consentire almeno un margine di cinque ricoveri per la terapia intensiva e di 20 per l’area medica. Ad oggi la terapia intensiva ha a disposizione 33 posti ma, a causa dei piccoli numeri della nostra regione, « ciascun caso di ricovero porta a un incremento del 3% dell’occupazione totale ».
Secondo l’Agenas, con 26,6 posti ogni 100.000 abitanti su una media nazionale di 16,3, il sistema sanitario valdostano offre il più alto numero di posti in terapia intensiva rispetto alla popolazione: « si tratta di una situazione virtuosa e non ulteriormente migliorabile in tempi stretti– precisa il presidente- nonostante questo, un incremento di quattro casi può portare la Valle d’Aosta dalla zona gialla (sei ricoveri, pari al 18%) alla zona rossa (10 ricoveri, pari al 30,1%)« , senza dimenticare che « eventi accidentali o puntuali porterebbero a ingiustificati cambiamenti di scenario, con gravi ripercussioni sul tessuto socio-economico« .
Per queste ragioni, la deroga nelle regole di conteggio delle occupazione dei reparti chiesta al governo nazionale « non porterebbe alcuna variazione sostanziale per i calcoli delle realtà maggiori- conclude la missiva-, ma consentirebbe di rendere la norma adeguata anche contesti di piccole dimensioni come quello della Valle d’Aosta« .
Qui sotto la video intervista rilasciata ad Ansa.vda