Nella seduta del 25 maggio 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, FI, PCP), il disegno di legge riguardante la nuova disciplina dell’organizzazione del servizio idrico integrato (modifiche alle leggi regionali n. 54/1998, n. 4/2015, n. 35/2021).
Le finalità del provvedimento: assicurare un’azione generale di tutela e di corretta utilizzazione della risorsa idrica, secondo criteri di solidarietà, salvaguardia dei diritti delle generazioni future, di rinnovo, riutilizzo e risparmio delle risorse, la cui pianificazione spetta alla Regione anche attraverso l’istituzione dell’Osservatorio regionale sul servizio idrico integrato; individuare un unico ambito territoriale ottimale (ATO) per la gestione del servizio idrico integrato, confermando il Consorzio dei Comuni della Valle d’Aosta ricadenti nel Bacino imbrifero della Dora Baltea (BIM) quale ente di governo dell’ambito (EGA), per rispondere così all’esigenza di assicurare un eguale servizio a tutti i cittadini e offrire modalità più strutturate e adeguate ai tempi; garantire la separazione delle funzioni amministrative di organizzazione e di controllo da quelle di erogazione dei servizi nel rispetto dei principi di efficienza, economicità e sostenibilità; conseguire adeguati livelli tariffari, uguali per tutti i cittadini, nel rispetto dei principi di gradualità, responsabilizzazione, equità e perequazione a livello di ATO.
Il Consigliere Renzo Testolin, in aula ha evidenziato « si tratta di un provvedimento molto importante per la sua trasversalità e che tocca tutta la popolazione. Le richieste di maggiori approfondimenti e di possibilità di intervento sulla norma venute dall’Aula sono sensate e apprezzabili ma vi saranno ulteriori interventi in materia, mentre oggi è indispensabile agire e partire con questa norma. Bisogna considerare questa legge non come un punto di arrivo ma di partenza che condurrà a una svolta importante per il contenimento e l’omogeneizzazione dei servizi e dei costi per gli utenti, un percorso che dovrà essere di stimolo anche per tutti gli amministratori locali oltre che per l’amministrazione regionale per lavorare assieme e per migliorare sempre di più la gestione del servizio ».
Il Consigliere ha precisato che « si tratta di interventi da realizzare con la massima urgenza e che questa legge prevede un cambiamento storico che incide profondamente sulla gestione di tutto il territorio, sottolineando l’importanza di poter accedere alle risorse previste nel rispetto dei tempi imposti: poco meno di 20 milioni di euro sono messi a disposizione dal PNRR nei prossimi mesi e 445 milioni saranno necessari per approcciare gli investimenti dei prossimi 30 anni, investimenti che saranno realizzati con una regia regionale ma con l’impulso prezioso di BIM e CELVA, preposti alla gestione della risorsa idrica.
Gli attori principali saranno il BIM e i Comuni, da un lato, e la Regione, dall’altro. Le necessità finanziarie dei prossimi anni sono ambiziose e l’Amministrazione regionale deve concludere il percorso significativo per garantire al BIM le risorse necessarie ad affrontare i futuri investimenti con le dovute disponibilità e tranquillità. Il percorso consiliare ha permesso di approfondire questo aspetto di centrale importanza, ha detto Testolin: un percorso in itinere che dovrà essere al centro dell’attenzione della politica regionale ma anche un momento di confronto continuo con gli enti locali con una attenzione ancora più puntuale sulla tematica della gestione delle risorse idriche per il futuro ».