Nella seduta mattutina del 18 settembre 2024, l’Assemblea regionale ha approvato il disegno di legge che modifica la disciplina dell’imposta di soggiorno in Valle d’Aosta. Il testo, composto da cinque articoli, interviene sulla legge n. 10 del 2023, con l’obiettivo di chiarire alcuni passaggi procedurali e risolvere dubbi interpretativi emersi nel corso del periodo di applicazione. Il provvedimento ha recepito un emendamento delle Commissioni seconda e quarta.
A relazionare in aula è stato il Consigliere, Presidente della IV commissione, Roberto Rosaire, che ha sottolineato come le modifiche si siano rese necessarie a seguito delle osservazioni raccolte durante il periodo di applicazione della legge. « dopo aver preso atto delle prime criticità emerse –ha illustrato Rosaire- e in linea con l’impegno assunto dall’Assessore Grosjacques, questo disegno di legge si propone di adattare la normativa alle nuove esigenze degli enti locali e dei portatori di interesse, riscontrate durante il primo periodo di applicazione. Le modifiche derivano dal confronto nelle Commissioni seconda e quarta con gli stessi interlocutori che avevano partecipato alla prima stesura della legge, con l’obiettivo di rendere l’applicazione della normativa più chiara ed efficace per tutti gli attori coinvolti.
Il Consigliere Rosaire ha poi illustrato le novità principali:
«La nuova disposizione prevede che i Comuni dovranno adottare la deliberazione che stabilisce la misura dell’imposta di soggiorno entro il 31 dicembre dello stesso anno. In caso di mancata adozione, la misura dell’imposta corrisponde a quella minima approvata dalla Giunta regionale. Riguardo alle esenzioni, viene chiarita l’esenzione per gli autisti di gruppi organizzati (se questi beneficiano di soggiorni gratuiti), così come per gli studenti universitari, nonché per i loro autisti e accompagnatori. Una modifica che mira a favorire la partecipazione degli studenti universitari a eventi o soggiorni nella nostra regione. Vengono poi rafforzati il controllo e la trasparenza nella gestione del tributo a livello locale.»
Intervenendo a sostegno del disegno di legge, l’Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha voluto evidenziare l’importanza di queste modifiche per risolvere alcune criticità operative emerse durante il primo anno di applicazione della normativa.
«Il testo presentato in Aula oggi apporta alcune modifiche di manutenzione che vanno a colmare delle lacune emerse in sede di prima applicazione. La legge 10/2023 è stata il frutto di un grande lavoro e di una gestazione durata quasi due anni e ha come principio cardine l’applicazione in maniera uniforme su tutto il territorio regionale, di un’unica imposta di soggiorno, così come anche richiesto dal Cpel, per sottolineare che la Valle d’Aosta è un prodotto turistico unico, seppur declinato in forme e con attrattori diversi a seconda dei territori.»
Grosjacques ha inoltre precisato che la piattaforma e la modulistica per la gestione dell’imposta sono in fase di sviluppo con l’Inva e il Cpel, in modo da semplificare le procedure richieste dagli operatori del settore. «Stiamo lavorando con Inva e con il Cpel sia sulla piattaforma che sulla modulistica da utilizzare come richiesto dai portatori di interesse al fine di semplificare le procedure. Il tutto potrebbe poi essere modificato ulteriormente in seguito alla riforma nazionale sull’imposta di soggiorno che è in fase di elaborazione e che prevede, ad esempio, una modifica rilevante del sistema di calcolo: non più con un’applicazione dell’importo da pagare per persona ma per numero di stanze occupate.»
L’Assessore ha infine ricordato che, essendo la Valle d’Aosta una Regione autonoma, essa non è obbligata ad adottare in maniera automatica le modifiche che verranno introdotte a livello nazionale. «La materia è in continua evoluzione e analizzeremo le eventuali criticità che potranno sorgere e che porteremo all’attenzione delle Commissioni consiliari competenti, tenendo comunque presente che non abbiamo l’obbligo dell’applicazione tout court di questa norma, grazie alla clausola di salvaguardia prevista per le Regioni autonome che possono attuare le modifiche previste dal testo nazionale sulla base dei loro regolamenti e Statuti.»
Le modifiche apportate alla disciplina dell’imposta di soggiorno mirano dunque a rendere più chiara ed efficace la normativa, migliorandone l’applicazione per tutti gli attori coinvolti e confermando l’impegno della Valle d’Aosta nel garantire una gestione trasparente e condivisa di uno degli strumenti fiscali legati al turismo.